dolce e amaro

Oggi ho fatto il viaggio di ritorno in treno, guardando semplicemente fuori dal finestrino. Non avevo portato con me nulla da leggere e non avevo voglia di tirare fuori il lettore dalla borsa, mi sono limitata a seguire la linea più o meno continua che si dipanava veloce sotto i miei occhi. E ho pensato. O meglio, ho lasciato scorrere i pensieri. A poco a poco si è fatta spazio nella mia mente la melodia di una canzone che conosco, forse di De André, e piano piano ci sono spuntati sopra i versi di un’altra canzone:

capirai…
che non c’è solo il dolce ad attenderti, ma molto d’amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande…

(ci ho messo un po’ a capire cos’era…)

e queste poche parole continuavano a ronzarmi in testa. E a spaventarmi un bel po’. Sì perché io, finora, ho avuto solo dolce, fiumi di dolce e anche i momenti che mi sembravano decisamente amari, in realtà erano solo un po’ meno dolci… E questo mi spaventa, perché non so davvero se e come potrei affrontare dell’amaro. Considerando poi la mia predisposizione alla tragicità, vedo davvero molto molto molto nero.

La verità è che ora sono davvero felice, mi entusiasmo facilmente, ho degli ideali in cui credo, sono ottimista e pronta a mettermi in gioco.  Il pensiero che questo un giorno possa finire mi fa tremare…

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